“Uuuuh che figo!” disse una conosciente bionda tinta con ricrescita di fronte ad un abitino di Zara molto flower-power. “Uuuuh che figo!” è una frase che odio particolarmente se è detta con un tono di voce innaturale.
Ho sempre amato lo stile floreale, provenzale e bucolico, sempre. Quando dicevo che era carino (quindi…da sempre) molte ragazze (quasi tutte) esprimevano il loro dissenso. Ora, dopo che Zara, una delle società leader della moda low-cost, ha lanciato un’intera collezione fiorita (ispirata, tra l’altro, da stilisti che l’hanno proposta mesi, se non anni fa) improvvisamente piace a tutti. E la stessa cosa è avvenuta con i mocassini l’estate scorsa, per lo meno in Brescia (a me, per dir la verità, non piacciono neanche adesso). Basta che una cosa si veda in giro e si venda, improvvisamente piace. Piace alle persone che seguono il trend di stagione cecamente, senza OSSERVARSI seriamente allo specchio prima di uscire. Indossano cose che 2 mesi fa nemmeno al loro funerale avrebbero voluto mettere. Ma una buona pubblicità su una rivista ti fa cambiare idea; se si è manipolabili, nella moda è finita (per te, ovviamente, non per le maison). L’ironia, l’autocritica e il buon senso nelle fashioniste stagionali non ci sono mai stati. Non li hanno nemmeno incrociati di striscio. E lo stile personale…quale stile personale? Davvero ambisci a girare vestito come un manichino che viene cambiato di stagione in stagione? E tu poi, appena cambierà il tempo, sarai a svuotarti il portafoglio e riempirai il tuo armadio di cose che poi non metterai più.
Quindi “Uuuuh che figo!” quando mi ricordate che qualcuno ancora ha personalità.
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